Watch Dogs: Legion – Recensione

PC PS4 XBOX
Acquista su Amazon

La serie Watch Dogs suscita in me sempre sensazioni contrastanti. Ho giocato e finito il primo capitolo a suo tempo, e devo dire che la storia di Aiden Pearce e della sua personale vendetta mi aveva appassionato e il gioco tutto sommato mi era piaciuto, nonostante qualche momento un po’ noioso per la poca varietà di gameplay,

Diverso invece il discorso per quanto riguarda Watch Dogs 2. Giocato e finito più per necessità di recensione che per vero e proprio amore per il gioco, il sequel Ubisoft si era rivelato finalmente divertente quanto basta per terminarlo senza che arrivasse mai la noia, ma personaggi (Marcus Holloway in primis) e storia avevano senza dubbio perso il carisma iniziale della serie.

Watch Dogs: Legion invece, terzo capitolo della serie, propone una serie di protagonisti diversi e liberamente arruolabili durante il gioco (da qui il nome Legion), e una trama che si pone come una via di mezzo tra il primo capitolo (decisamente più serio) e il sequel (fortemente scanzonato e ironico), nonostante tutto sommato ci si avvicini decisamente più al secondo.

Scopriamo insieme se questo terzo capitolo riesce davvero a risollevare una serie, spesso al centro di critiche e polemiche dopo il secondo ca.

Il mio nome è Legione, perché siamo tanti

La caratteristica principale di Watch Dogs: Legion, annunciata dalla stessa Ubisoft come una delle novità più importanti per la serie, è il fatto di non avere, come dicevamo, un singolo protagonista, ma una serie virtualmente infinita di personaggi principali che possiamo liberamente arruolare ed impersonare nel gioco, con lo scopo di creare la nostra personale squadra DedSec per liberare una Londra militarizzata e oppressa.

Se quindi fin dalla prima missione ci verrà proposta una scelta (diversa ad ogni nuova partita) tra tanti personaggi liberamente selezionabili, sarà anche possibile durante il gioco affrontare missioni che ci consentiranno di arruolare virtualmente qualsiasi cittadino che vediamo muoversi all’interno del mondo di gioco.

Ognuno di essi, inoltre, avrà le proprie caratteristiche, le proprie armi, i propri gadget, e offrirà un diverso vantaggio in basa alla professione che esercita. Ecco che quindi avere in squadra un legale permetterà ai membri arrestati di uscire prima di galera, così come avere un medico ci permetterà di curare prima le ferite dei ricoverati in ospedale.

Si perché oltre alla presenza della morte permanente dei personaggi di gioco (disattivabile, ma che noi vi consigliamo di tenere attiva per dare al gioco un pathos maggiore), sarà possibile che i nostri membri finiscano in galera perché arrestati durante una missione, o in ospedale per le gravi ferite riportate, e poterli riavere presto in squadra, specie qualora si tratti di personaggi con abilità uniche e particolarmente utili, sarà fondamentale.

Con questa nuova gestione di squadra, vera grande novità di Legion, Ubisoft è riuscita davvero a fare centro. Il gioco si è infatti rivelato molto vario, diverso ad ogni partita, più profondo dei capitoli visti in passato e con quel pizzico di strategia in più a rendere il gioco meno piatto e decisamente più appassionante da giocare.

A cavallo tra diversi generazioni

Watch Dogs: Legion arriva sul mercato in un momento davvero particolare, ossia proprio quando le console si preparano ad un nuovo salto generazionale, almeno per quanto riguarda l’universo PlayStation e quello Xbox, ossia le due che puntano maggiormente sul lato tecnico.

Aspettando di vedere come girerà il gioco su PlayStation 5 e Xbox Series X/S, non ancora arrivate sul mercato, noi abbiamo affrontato Watch Dogs: Legion grazie un codice review fornito dal Ubisoft per Xbox One X, e possiamo dire che il titolo Ubisoft fa intravedere ottime potenzialità sulle console di prossima generazione.

Il gioco è infatti, già sulle attuali console, graficamente molto bello a vedersi, e la Londra rappresentata nel gioco, oppressa e tecnologicamente avanzata, con tutte le sue continue variazioni climatiche, è sempre affasciante e ricca di angoli da esplorare, sia di giorno che di notte.

Il sistema di combattimento è tutto sommato riuscito, sia negli scontri fisici che in quelli a fuoco, anche se ancora si nota un pizzico di legnosità. Decisamente meglio invece il sistema di hacking e abbattimenti stealth, dove il gioco dà il meglio di se con un sistema vario ma facile ed intuitivo.

Tra una missione principale e l’altra, è sempre divertente affrontare qualche missione secondaria per potenziare qualche abilità o recarci in qualche negozio dove comprare vestiti e gadget per il membro del team che stiamo controllando in quel momento.

Peccato giusto per qualche bug di troppo (non ultimo quello in cui abbiamo ravvisato l’impossibilità iniziale di scaricare il doppiaggio in lingua italiana), ma del resto quando si ha a che fare con un open-world così vasto è complesso è lecito aspettarsi qualche problema tutto sommato secondario.

Abbiamo impiegato circa 18 ore per terminare Watch Dogs: Legion e, incredibile a dirsi, non c’è mai stato un attimo di monotonia o ripetitività di missioni di gioco. Personaggi, gadget, vestiti, armi, abilità, gestione del team: tutto concorre a creare un titolo sempre vario ed estremamente divertente.

Il miglior Watch Dogs di sempre

Con Watch Dogs: Legion, Ubisoft è riuscita senza dubbio a fare il centro. Al netto di una trama forse un po’ banalotta, questo terzo capitolo della serie si è infatti rivelato il capitolo migliore della serie. Divertente, vario, mai ripetitivo o noioso: il nuovo titolo della software house francese ci ha accompagnato per circa 17 ore in cui gestire il nostre team DedSec è stato appagante e spassoso, oltre ad introdurre una novità decisamente originale in open-world action in terza persona. Un acquisto decisamente consigliato a tutti i fan del genere, e un nuovo inizio decisamente promettente per la fantasiosa saga hacker made in Ubisoft.

PRO

  • Divertente e mai noioso per tutta la campagna
  • La gestione del team dona profondità e originalità
  • Londra affasciante e bellissima
  • Ottimo doppiaggio in italiano

Contro

  • Soliti bug
  • Sistema di combattimento un po' legnoso
8.2

Molto buono

Giornalista iscritto all'Ordine di Roma. Webmaster secoli fa di AniGames.it e PlayNow.it, ora fondatore di Videogiocare.it. Appassionato di tecnologia in generale e videogiochi in particolare, inizia il suo cammino con una introvabile Irradio TVG 888, per poi innamorarsi completamente del Commodore 64. Il resto è storia.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato.I campi obbligatori sono indicati con *

You may use these HTML tags and attributes: <a href="" title=""> <abbr title=""> <acronym title=""> <b> <blockquote cite=""> <cite> <code> <del datetime=""> <em> <i> <q cite=""> <s> <strike> <strong>

*

Lost Password