Non nego che poter recensire The Last of Us Parte II è stato un motivo davvero di grandissima gioia per me. Dopo la nostra recensione di The Last of Us, titolo rimasto rimasto indelebile nella mia memoria come uno dei titoli più belli a cui abbia mai giocato su PlayStation 3 prima e PlayStation 4 poi, in versione rimasterizzata e con l’aggiunta dell’ottimo DLC “Left Behind”, poter proseguire le avventure di Joel ed Ellie mi ha reso davvero euforico.
È cosa nota che il gioco fosse una delle esclusive più attese su PlayStation 4, ed è altrettanto noto che difficilmente Naughty Dog sbaglia un colpo.
Ma questo “capolavoro annunciato” si è rivelato davvero tale? Bene, dopo aver terminato il gioco dopo circa 23 ore di esplorazione, combattimenti ed una storia davvero incredibile, posso raccontarvi finalmente le mie impressioni su The Last of Us Parte II.
E adesso giura
“Giuramelo. Giurami che tutto quello che mi hai raccontato sulle Luci è vero”.
“Lo giuro”
“…Ok”
Con questo dialogo tra Ellie e Joel si concludeva una delle storie più belle, intense e toccanti mai raccontate in un videogioco. Il primo The Last of Us infatti, al netto di un gioco stile action/survival in terza persona estremamente curato e riuscito, aveva uno dei sui punti di forza assoluti nella narrazione.
Il titolo Naughty Dog proponeva infatti una storia profonda, estremamente drammatica, ricca di colpi di scena, capace addirittura di scatenare dibattiti su alcune scelte fatte dai protagonisti, tra cui proprio quella che Joel prende alla fine del gioco.
La vita, quella vera, spesso ci mette davanti alcune scelte da prendere che non è detto siano facili da etichettare come giuste e sbagliate, ma che magari sono figlie di situazioni difficili che abbiamo lasciato alle nostre spalle. Il primo The Last of Us proponeva una storia esattamente così sottile, ed era proprio questo uno dei suoi massimi punti di forza.
Ed è proprio da qui che i talentuosi ragazzi di Naughty Dog, capitanati come sempre da Neil Druckmann, sono ripartiti per The Last of Us Parte II.
Se quindi, esattamente come noi, speravate in una trama che presentasse un’intensità ed una cura nella narrazione come quella del primo capitolo, avete subito di che gioire: le attese non sono state assolutamente disilluse. Anzi.
Un gioco da grandi
Come ormai molti di voi già sapranno, nelle nostre recensioni stiamo sempre molto attenti agli spoiler, e potete star certi che anche stavolta non ne troverete. Del resto The Last of Us Parte II è già stato vittima di una fuga di notizie e video prima dell’uscita che hanno svelato alcuni punti focali della trama, e secondo noi è stato un vero peccato per chi li ha visti solo per sbaglio, perchè magari presenti tra i video consigliati su Youtube.
Quello che però possiamo dirvi è che anche stavolta The Last of Us Parte II racconta una Storia con la S maiuscola, ancora più adulta e profonda di quella vista nel primo capitolo, oltre ad essere piuttosto diversa.
Se infatti al centro della narrazione nel primo capitolo, per quanto ovviamente sempre drammatica, trovavamo il delicato rapporto tra Joel ed Ellie, in questa seconda parte, che si svolge quattro anni dopo, il racconto presenta tinte decisamente più drammatiche e cupe.
Non che non manchi anche qualche momento poetico, ma nel suo complesso stavolta la storia vira decisamente su situazioni violente, crude, strazianti, in cui le protagoniste indiscusse sono la rabbia e la sete di vendetta.
Del resto Ellie, la protagonista principale del gioco, è cresciuta in un mondo difficile che non fa sconti a nessuno, e nei quattro anni di tempo che sono passati rispetto al primo capitolo, ora troviamo non più una ragazzina, ma una donna che ha imparato a lottare e combattere sia contro gli infetti che contro gli essere umani.
Un action survival maestoso
Senza aggiungere altro sulla bellezza della trama, non bisogna in ogni caso dimenticare che questo The Last of Us Parte II è comunque un gioco davvero riuscito, divertente e appagante, che, esattamente come nel primo capitolo, rientra nella categoria degli action/survival in terza persona.
Il gioco però è migliorato praticamente da ogni punto di vista: il sistema di combattimento, ad esempio, raggiunge livelli altissimi, sia per quanto riguarda quello con le armi da fuoco, sia per quello con le armi da mischia. In particolare il continuo mix tra animazioni dei personaggi e movimenti della telecamera dona un tocco intenso e cinematografico, in grado di esaltare gli scontri che dovremo affrontare.
Rimane in ogni caso presente anche il caratteristico lato stealth della saga firmata Naughty Dogs, che ci permette di evitare (magari solo parzialmente) gli scontri in campo aperto contro nemici troppo numerosi, eliminando silenziosamente quelli più esposti, e dove spicca un’intelligenza artificiale dei nemici decisamente riuscita, in grado di coordinarsi negli attacchi e metterci a volte davvero in difficoltà.
Il gioco è abbastanza lineare, e sicuramente non rientra nel genere open world, ma in numerose fasi di gioco avremo un’area di gioco decisamente vasta, in cui potremo decidere se proseguire nella strada principale o esplorare negozi o palazzi in cerca di munizioni, risorse, nuove armi e punti esperienza per migliorare le caratteristiche e le abilità di Ellie.
Si tratta di divagazioni sono solo accessorie, ma che spesso raccontano storie molto interessanti e toccanti, ad ulteriore testimonianza di un mondo post-apocalittico sempre più decadente, e che magari ci porteranno in alcune zone davvero spaventose e buie, piene di infetti.
Da un punto di vista tecnico, The Last of Us Parte II è probabilmente il punto più alto mai raggiunto su PlayStation 4. Del resto, lo sappiamo bene, quando c’è di mezzo Naughty Dog la console PlayStation di turno viene sempre spremuta a massimi livelli, e questa sua nuova opera va sicuramente ad affiancarsi a titoli come Uncharted 4 e Red Dead Redemption 2 come i giochi graficamente più belli mai visti su PlayStation 4.
Anche la colonna sonora fa la sua figura: minimale quanto basta per non essere mai invasiva, ma sempre pronta a sottolineare in maniera perfetta i momenti più drammatici della storia, oltre a fare da segnale (con un semplice quanto drammatico effetto sonoro) quando finiamo nella linea visiva di un nemico.
Insomma, questo The Last of Us Parte II è un titolo a dir poco eccellente, un gioco destinato a rimanere impresso nella memoria dei videogiocatori negli anni a venire, e probabilmente ad essere preso come pietra di paragone per tutti i futuri titoli del genere.
Forse, a voler essere pignoli, il titolo Naughty Dog non introduce, a puro livello di pure gameplay, nessuna novità davvero rilevante (anzi, si nota forse qualche piccola mancanza, come l’attacco dall’alto), ma parliamo davvero di dettagli, perché per il resto The Last of Us Parte II è il capolavoro annunciato che tutti stavamo aspettando.
Un capolavoro annunciato
Naughty Dog non sbaglia il colpo, ed esattamente come con il primo capitolo, anche stavolta ci siamo ritrovati a giocare ad un capolavoro. Intenso, drammatico, crudo, commovente: The Last of Us Parte II è un titolo che lascerà il segno, uno di quei giochi a cui faremo riferimento negli anni a venire, impresso a fuoco nella nostra memoria di videogiocatori. A voler cercare il proverbiale pelo nell’uovo, forse il titolo Naughty Dog non introduce nulla di davvero nuovo a livello di gameplay, ma la vera innovazione, esattamente come nel primo capitolo, è nella storia che racconta, adulta e coraggiosa come raramente capita di trovarne in un videogioco. Tecnicamente, poi, ci troviamo davanti ad un titolo maestoso, che spinge la PlayStation 4 a livelli mai visti, il tutto accompagnato da una colonna sonora minimale ma sempre pronta a sottolineare alla perfezione i momenti più intensi, drammatici o adrenalinici. Fatelo vostro ad ogni costo: perdervi The Last of Us Parte II sarebbe davvero un delitto.
Lo sto giocando anch’io in questi giorni (l’ho preso al day one…) e concordo con voi sulla mancanza di innovazioni. Ma il gioco è davvero un CAPOLAVORO.
Sono un po’ a corto in questo periodo, ma lo prenderò appena possibile 🙂